Comunicato 2
10 ottobre 2001
Più di 30 eventi e 8 mostre alla quinta edizione di Oltre le vette
Inizia sabato 13 ottobre alle 18 con l’inaugurazione ufficiale alla presenza del Sindaco di Belluno e delle autorità la quinta edizione di Oltre le vette – metafore, uomini, luoghi della montagna, la manifestazione organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Belluno in collaborazione con il Filmfestival di Trento, il Cai e l’Istituto italiano per gli studi filosofici. La rassegna, che gode del patrocinio del Comitato italiano per il 2002 – Anno internazionale delle montagne e del contributo economico di Cariverona Banca spa, prosegue nello spirito delle precedenti edizioni, cercando di far incontrare per due settimane a Belluno le diverse culture che hanno come proprio centro la montagna.
Quest’anno sono ben 31 gli eventi e 8 le mostre che renderanno la città dal 13 al 28 ottobre la capitale italiana della cultura della montagna. 16 sono le associazioni culturali coinvolte, fra le più prestigiose del panorama italiano, oltre ai tradizionali partner costituiti da Cai, Filmfestival di Trento, Istituto italiano per gli studi filosofici.
Il cinema, come nelle precedenti edizioni, avrà una parte rilevante nella programmazione di Oltre le vette: 5 sono infatti le serate in calendario, 3 delle quali saranno dedicate alla proiezione di opere più significative fra quelle presentate all’ultimo Filmfestival di Trento. 2 saranno le serate con grandi opere del cinema muto "di montagna" con commento musicale dal vivo, un piccolo ciclo (ormai al suo terzo anno) curato da Sergio Fant e realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Davvero importante anche dal punto di vista storico è la proiezione a Oltre le vette di due film originali e quasi sicuramente inediti su Emilio Comici, il grande scalatore triestino di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita. I film saranno presentati sabato 13 ottobre alle 20 e 45 e saranno accompagnati dalla lettura di alcuni brani di Dino Buzzati e dello stesso Comici.
Ma Oltre le vette, come da tradizione, sarà anche l’occasione per incontrare gli alpinisti e sportivi della montagna "del momento", quelli che hanno occupato negli ultimi mesi le copertine delle riviste di montagna. Saranno infatti a Belluno il francese Patrick Bérhault, il triestino Bubu Bole, Giorgio Daidola di Trento, Oreste Forno di Bergamo, Pietro Dal Pra di Cortina, tutti personaggi che gli appassionati di alpinismo, sci e arrampicata conoscono molto bene per le loro imprese, i loro libri, i film che sono stati girati su di loro.
Saranno 4 i pomeriggi di presentazione di libri, a Palazzo Crepadona. Si tratta di autori locali (l’opera prima di Pieraldo Vignazia, l’ultima fatica di Bepi Pellegrinon), ma anche di studiosi e narratori lontani, come Della Porta Xidias, Tommaso Magalotti, Marileno Dianda.
Ben 9 saranno i convegni, le tavole rotonde e le conferenze, forse il "cuore" culturale della rassegna bellunese. Nella loro organizzazione sono state coinvolte le maggiori istituzioni culturali locali e molte associazioni italiane, con qualche aggancio anche all’estero. Citarle qui sarebbe troppo lungo, ma vorremmo almeno ricordare la conferenza dello scrittore Erri De Luca, dal titolo La montagna di un passante, organizzata a cura dell’Associazione Culturale Tina Merlin, e il convegno sullo spopolamento in montagna, a cura della Rete Montagna e della Fondazione Giovanni Angelini. Concluderà questo lungo "lavorio" culturale il tradizionale convegno dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, quest’anno organizzato in collaborazione con l’Istituto storico bellunese della resistenza e dell’età contemporanea. Nel 2001 il tema del convegno è La montagna e l’ospitalità – il mondo alpino tra selvatichezza e accoglienza.
Il programma si completa con altri eventi, negli anni scorsi molto seguiti dal pubblico, come il concerto corale (quest’anno del coro I Crodaioli di Bepi De Marzi), la serata della sezione di Belluno del Cai, il Dialperama del CTG Gruppo Belluno, la gara di arrampicata sportiva al Palasport "A.De Mas" con l’Associazione Climband.
Ma Oltre le vette, fin dalla prima edizione, vuol dire anche mostre ed esposizioni. Quest’anno saranno 8 e sano stati per la prima volta coinvolti anche gli spazi espositivi della Sala "E. de Luca" di Borgo Pra. Da segnalare la grande e prestigiosa mostra fotografica 100 scatti per il 2000, ospitata nei loggiati di Palazzo Crepadona, una mostra alla sua seconda esposizione in Italia (dopo Torino) e in arrivo dalla città giapponese di Toyota, dopo la francese Chambery, la spagnola Torelló e la canadese Banff. Alto valore scientifico e storiografico hanno anche le mostre Emilio Comici, modernità di un mito, Dolomieu nelle Alpi e Le montagne di Giuseppe Mazzotti.
L’interesse per questa quinta edizione di Oltre le vette è già alto. Lo dimostrano l’attenzione della stampa nazionale, specializzata e non, la scelta di importanti realtà culturali (come la neo costituita Associazione giornalisti di montagna) di presentarsi ufficialmente a Belluno, le continue richieste di informazioni da parte di pubblico non bellunese (dal vicino Friuli, dal resto del Veneto, dal Trentino Alto Adige) che giungono alla segreteria organizzativa della manifestazione. Ma soprattutto lo dimostra la sensibilità delle tante associazioni che operano nel mondo della cultura della montagna e che trovano in Oltre le vette un’occasione privilegiata per incontrare il pubblico.
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Le otto mostre di Oltre le vette 2001
Sono ben otto le mostre allestite per la quinta edizione di Oltre le vette – metafore, uomini, luoghi della montagna, la rassegna culturale organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di Belluno.
Si tratta di esposizioni di notevole valore storico – scientifico, in alcuni casi assolutamente inedite, in altri visitabili per la prima volta dal pubblico del Nord Est.
A cominciare dalla grande mostra che occuperà i loggiati di Palazzo Crepadona, 100 scatti per il 2000 – 10 fotografi per le montagne del mondo, a cura del Museo nazionale della montagna "Duca degli Abruzzi" - Cai Torino e dell’Espace Malraux Chambery con la Provincia di Torino e la Ville de Chambery. La mostra è per la seconda volta in Italia, in arrivo dalla città giapponese di Toyota e già esposta in Francia (Chambery), Spagna (Torelló) e Canada (Banff). Si tratta appunto di 100 straordinarie immagini di montagna, sia a colori che bianco e nero, scattate da dieci fra i più bravi fotografi del mondo. Paesaggi e alpinismo, ritratti di uomini e animali, immagini di stampo classico e moderne elaborazioni grafiche: un vero viaggio nella difficile arte della fotografia di montagna.
Molta attesa sta suscitando la mostra Emilio Comici – modernità di un mito, che sarà allestita alla Sala Vernici di Palazzo Crepadona. Nell’archivio privato che è stato affidato a Oltre le vette per la valorizzazione (archivio appartenuto all’avvocato padovano Pieralberto Sagramora, componente del comitato che curò l’edizione del libro di Emilio Comici Alpinismo eroico) c’erano, oltre ai due filmati inediti di cui abbiamo già dato notizia in un precedente comunicato, molte immagini dello scalatore triestino. Sono fotografie scattate fra gli anni Venti e Trenta e vanno dalla giovinezza di Comici alla sua maturità, dalle sue esperienze di speleologo a quelle di guida alpina con clienti, di maestro di sci, di viaggiatore in Grecia, Spagna ed Egitto. Alcune delle immagini esposte sono state utilizzate per l’illustrazione di Alpinismo Eroico o di L’arte di arrampicare di Emilio Comici. Molte altre invece sono inedite e rappresentano una straordinaria documentazione non solo sullo scalatore, ma anche sulle tecniche di ripresa e sulle capacità dei fotografi dell’epoca. Ci riferiamo, ad esempio alla sequenza di 17 scatti di Comici in arrampicata su una parete di alta difficoltà, o alle decine e decine di provini di Comici sciatore, fotografie che dovevano illustrare un suo manuale sullo sci, mai pubblicato.
Molto alto anche il valore scientifico della mostra Dolomieu nelle Alpi, allestita nella Sala Cappella di Palazzo Crepadona. La mostra è stata curata dalla Fondazione Giovanni Angelini – Centro studi sulla montagna e dalla Fondazione Enrico Monti di Angola d’Ossola (No) con Walseverein Pomatt (CH). Sembrava che sulla figura di Dolomieu, di cui qualche anno fa si è celebrato il bicentenario della "scoperta" della natura delle rocce che poi presero il suo nome, tutto fosse ormai stato detto. La recente scoperta di nuovi documenti amplia invece i contorni di questo studioso dalla vita avventurosa e porta nuovi contributi proprio alla sua "invenzione" delle Dolomiti. Venerdì 12 ottobre alle 18 a Palazzo Crepadona vi sarà una conferenza di presentazione della mostra.
Le montagne di Giuseppe Mazzotti è il titolo della mostra curata dallo scrittore ed editore Bepi Pellegrinon con il patrocinio della Fondazione Guseppe Mazzotti di Treviso, allestita alla sala E. de Luca di Borgo Pra. Giuseppe Mazzotti, prima di essere per decenni direttore dell’Azienda del turismo di Treviso e fondatore dell’Ente Ville Venete, fu un bravo alpinista e, soprattutto, un raffinato scrittore di cose di montagna. Alcuni suoi libri, come La montagna presa in giro o La grande parete, sono riconosciuti capolavori e, dopo sessant’anni dalla stesura, ancora di sorprendente attualità. Nella mostra sono esposte preziose immagini e opere artistiche che illustrano l’opera di Mazzotti. Martedì 23 ottobre alle 18 a Palazzo Crepadona sarà presentato il libro che porta lo stesso titolo della mostra. Nell’occasione, lo scrittore Tommaso Magalotti presenterà il volume Mani da strapiombi, sull’alpinista Bepi De Francesch.
Sempre a cura di Bepi Pellegrinon sono le mostre La Marmolada dei pionieri e Il torchio: trent’anni dell’editore Nuovi sentieri, anch’esse allestite alla sala De Luca di Borgo Pra.
La parete sud della Marmolada è stata scalata giusto un secolo fa e la sua prima ascensione, ad opera di Beatrice Tomasson con le guide Michele Bottega e Bortolo Zagonel, segna un momento molto importante nella storia dell’alpinismo nelle Dolomiti. La mostra ripercorre, con fotografie, documenti e dipinti, la storia alpinistica della Marmolada e dei suoi protagonisti, a partire proprio dalla misteriosa figura di questa scalatrice inglese, ancora oggi oggetto di indagine. Nella mostra dedicata ai trent’anni di attività della casa editrice Nuovi Sentieri sarà presentato il lungo percorso seguito da Bepi Pellegrinon, alpinista di punta degli anni Sessanta trasformatosi poi, per passione e felice intuizione, in un vero punto di riferimento del panorama editoriale italiano sulla montagna.
Una novità per Oltre le vette è la mostra filatelica La montagna e la natura, allestita nell’Auditorium Comunale di Piazza Duomo. Curatori ne sono il Circolo filatelico numismatico bellunese e il Gruppo filatelia di montagna, recentemente costituito in seno al Cai. Saranno esposti francobolli, certo, ma anche preziose lettere e cartoline, immagini e testi che si collegano all’idea di montagna e a questa raffinata forma di collezionismo.
Sono oltre 1000 i titoli esposti a Montagnalibri, la rassegna dell’editoria di montagna curata dal Filmfestival di Trento, allestita all’Auditorium Comunale di Piazza Duomo. 320 case editrici provenienti da 17 paesi espongono le novità editoriali sulla montagna, frutto del lavoro e della passione di 700 autori. Nell’edizione bellunese della mostra saranno esposte anche alcune recentissime novità, pubblicate proprio in queste ultime settimane.
Un’intera giornata a Belluno dal 14 al 28 ottobre, periodo di apertura delle mostre, sarà quindi appena sufficiente per passeggiare fra questa mole di immagini, documenti, oggetti d’arte e testimonianze dedicate alla montagna. Il tutto nella cornice di una città, alle pendici del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in cui la montagna rappresenta ormai non solo un incombente e straordinario sfondo paesaggistico, ma anche un evidente ricchissimo serbatoio culturale.
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