alberto peruffo
le montagne sono i luoghi di resitenza del mondo



APPUNTI PRESI  AL MATTINO IN TRENO VERSO LA CONFERENZA POMERIDIANA DI VERBANIA

1. Montagna > Luogo naturale.
Difficile.
Non ancora risolto.
Che costa fatica e contatto con il limite.
Con la realtà [concetto abusato e che ancora non so ben usare].

2. Un luogo naturale non è un luogo omologato, risolto, neppure il terreno più omogeneo ed entropico.

3. Un luogo omologato? E' un luogo dove l'uomo rifiuta di confrontarsi con il confine che è fuori di sé. Il primo confine. Il paesaggio.

4. HOMO-LOGATO :-) Logato dall'uomo, interpretato dall'uomo. A lungo andare scontato, mercificato.

5. Le montagne sono un susseguirsi di confini e di complessità. Ciò le rendono molto affascinanti [fasciano chi ci va dentro: intraisass]: nascondono pericoli e bellezze non prevedibili.

6. La montagna è quindi il simbolo di tutto ciò che è difficile, complesso, non prevedibile, irrisolto, di ciò con cui bisogna confrontarsi chiamando in causa noi stessi senza delegare alcuno in nostra vece.

7. La montagna richiede responsabilità-resistenza per rendere legittima, dignitosa, intelligente, la nostra esistenza. E' la residenza dell'esistenza non omologata.

8. La montagna è una reazione al confine e solo questo essere confinati al limite della nostra esistenza (ciò che chiamiamo resistenza, il permanere sul confine, esposti sul nostro essere) rende la nostra vita in qualche modo libera, ATTENTA ALLE MAI SCONTATE RISPOSTE che il quotidiano ci chiede. Tutto il resto è omologazione, routine, sottomissione alla soluzione degli altri.

9. Perché la montagna è resistenza? Secondo voi può avere la città con le sue acquisizioni-soluzioni e legittime comodità, la coscienza e il distacco necessario (al mondo) per percepire i propri limiti? Non tanto di conoscerli, ma di percepirli. La conoscenza è una costruzione. Il dolore, la fatica, la liberazione... sono percezioni.

10. Ecco, l'alpinismo (l'avventura, la ricerca rischiosa, l'esposizione sul limite) è una forma di resistenza primitiva, anzi, primigenia, che ricorda all'uomo quali sono i suoi limiti e la pochezza delle soluzioni "costituite". In ogni campo. In altre parole: ogni difficoltà va affrontata personalmente. Per questo ho scritto: le montagne sono i luoghi di resistenza del mondo.

24 giugno 2011 // Tra le stazioni di Vicenza e di Stresa.

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